venerdì 19 novembre 2010

A te...

Dovevo scriverti ieri, ma ho avuto una brutta giornata...e non volevo dedicarti quella.
Ti scrivo oggi, e lo faccio qui perché te lo avevo promesso.
Voglio raccontarti una storia.
Sai come nasce una perla?
Un corpo estraneo entra nel guscio della conchiglia e da lì non può più uscire.
Il mollusco che vive all'interno della conchiglia lotta per combattere contro questo predatore e per difendersi comincia a crearsi una sorta di guscio liscio e duro, chiamato madreperla.
Il predatore continua a rimanere dentro la conchiglia e il mollusco continua sempre a proteggersi creando intorno a lui, strato dopo strato, questo guscio, fino a coprire del tutto il corpo estraneo.
Da qui nasce la perla.
Questa è un po' la metafora del dolore.
Quando il dolore entra nella nostra vita, di qualsiasi pasta sia fatto, è un estraneo da cui noi dobbiamo difenderci per non scomparire sotto la sua indomabile presenza.
Come fa un mollusco nella sua conchiglia, abbiamo bisogno di rendere quel dolore uguale a noi, ricoprendolo, strato dopo strato, di tutte quelle piccole grandi cose di ogni giorno che ci rendono quello che siamo, per poi non averne più paura e anzi, trasformarlo in una perla.
Vorrei che tu avessi sempre la forza di un mollusco nella sua conchiglia, senza avere paura di avere paura.
La paura e il dolore ci rendono umani, e molte volte sono la chiave di accesso alla bellezza del nostro presente.
Lascia spazio a quel dolore, guardalo in faccia e rendilo simile a te.
E' questo quello che vorrei per te...che tu scoprissi presto la tua perla così da avere sempre fame della vita: della tua e di quella degli altri.
Perché la vita si guarisce con la vita.
Solo con la vita.

mercoledì 17 novembre 2010

I magnifici 15

La dolcissima Minerva de "L'occhio non vuole la sua parte" mi ha regalato la possibilità di rinfrescare la mia memoria letteraria, andando alla ricerca dei quindici scrittori che più hanno caratterizzato la mia vita.
Ecco il mio elenco, non in ordine di preferenza né in ordine alfabetico, bensì in quello di memoria:
1) Emily Bronte, perché senza di lei forse non saprei apprezzare una storia d'amore.
2)Charlotte Bronte, perché è riuscita ad infondere la speranza che per tutte esista un signor Rochester.
3)Nicholas Sparks, perché ogni suo libro è per me una boccata di romanticismo (non melenso, come giudicano alcuni).
4)Dante, perché credo non esista uno come lui.
5)Dostoevskij, perché non riesco a non finire i suoi libri senza farmi infinite domande.
6)Tracy Chevalier, perché è la scrittrice più raffinata che io conosca.
7)David Grossman, perché per me è riuscito laddove tutti hanno fallito.
8)Massimo Gramellini, una recente splendida scoperta.
9)Margaret Mazzantini, perché è una scrittrice vera.
10)Cormac McCarthy, perché nelle sue pagine fa morire e rinascere.
11)Patrick McGrath, perché è uno dei pochi che sa raccontare la malattia mentale.
12)Alexandre Dumas, perché il suo "Conte di Montecristo" è stato il mio primo amore.
13)Silvia Avallone, perché è una giovane scrittrice solida.
14)Guillame Musso, perché sa essere spirituale senza essere sopra le righe.
15)Tutti quelli che hanno saputo aprirmi la mente e il cuore e che continueranno a farlo.
Ci riscriviamo prestissimo...