sabato 4 settembre 2010

Una poesia a te dovuta...


"Il tuo modo di amare è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni, è il silenzio.
Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi, tu no.
E sto abbracciato a te senza chiederti nulla, per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te senza parlare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire, con domande, con carezze,
quella solitudine immensa di amarti solo io".


Pedro Salinas, La voce a te dovuta - XXXIX

mercoledì 1 settembre 2010

Settembre...


Eccoci.
Il nuovo anno non inizia a gennaio, ma a settembre.
In realtà per me è già cominciato da parecchie settimane, ma è un fatto che, quando la tua mano sfoglia le pagine del calendario e si ritrova faccia a faccia con settembre, qualcosa dentro di te grida AIUTO!
E tutte le cose che avevi rimandato perchè la gente è in ferie, perchè tanto non mi rispondono, perchè ancora è presto, perchè no dai lo faccio dopo, perchè ci penso dopo, perchè dopo ce la farò...ORA si mettono diligentemente in fila in attesa che tu degni loro di un po' della tua attenzione.
Settembre sarà un mese di cambiamenti. Tanto per cambiare.
Nuovo incarico. Nuovi superiori. Nuovi colleghi. Nuovo ambiente. Nuovi orari.
Settembre sarà un mese di ricerca. Tanto per cambiare.
Nuove opportunità. Nuovi traguardi. Nuove speranze.
Settembre sarà un mese in cui la gente ti dirà: allora che farai dopo? Tanto per cambiare.
Nuove ansie. Nuovi perchè. Nuovi punti interrogativi.
Settembre sarà un mese di osservazione dei tuoi progetti. Tanto per cambiare.
Nuove richieste. Nuove tentazioni. Nuove decisioni. Nuove rinunce.
Settembre sarà un mese di abbandoni. Tanto per cambiare.
Perchè ti mancheranno...lo sai benissimo.
Settembre...è anche il mese in cui sei nata.
E speri che, proprio come una madre, allunghi le sue braccia per proteggerti e poi un giorno lasciarti andare verso la tua strada con l'occhio attento.
Eccoci.
Il calendario segna primo settembre.
E stamattina, prima di uscire di casa, ti sei chiesta perchè il tempo passi così in fretta.
Ma c'era troppo caos dentro e fuori di te per darti una risposta.
E allora, rimboccati le maniche e sii pronta ad affrontare i cambiamenti. Tanto per cambiare.
E mentre, con la tua solita puntualità, entri per gli ultimi giorni in quel posto che ti ha dato tanto, più di quanto credessi possibile... sorridi.
Perchè in fondo sai che, se la tua vita non fosse movimentata così come è, sarebbe una noia mortale.
Buon anno a tutti...

lunedì 30 agosto 2010

Pensierino della sera...



"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'Amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'Amore, non sono niente.


E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l'Amore, niente mi giova.

L'Amore è sempre paziente e gentile. Non è geloso, né presuntuso o pieno di sè.

Non è egoista, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si delizia della verità.

Tutto copre, tutto spera, tutto sopporta.

L'Amore non avrà mai fine.

Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.

La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia.

Quando ero bambino parlavo da bambino, ragionavo da bambino, pensavo da bambino.

Ma, diventato uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato.

Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa: ma allora vedremo perfettamente faccia a faccia.

Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.

Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e l'Amore.

Ma di queste più grande è l'Amore".


I Lettera ai Corinzi 13, 1-13 (trad.)

domenica 29 agosto 2010

Are we human or are we dancer?

Se al ritorno da una bellissima serata, in macchina con la tua amica accendi la radio e i Killers ti spaccano l'orecchio e voi due, come due adolescenti, vi mettete a cantare: "are we human or are we dancer" - pensi che non ci sia niente di più divertente.

E se al mattino dopo, questa canzone ancora ti frulla nella testa, te la canti mentre fai le pulizie, superando, per la prima volta, l'audio del televisore del tuo sordo vicino di casa.

E in quel momento... godi per tutti i tuoi trascorsi condominiali subiti!

Ma mentre canti ti chiedi: siamo uomini o siamo ballerini?

Mettiamoci in testa che forse nella vita è essenziale prendere una posizione, soprattutto quando ci sono di mezzo i sentimenti.

E allora...che volete fare: gli uomini o i ballerini?

Buona domenica a tutti...e cantate anche voi: are we human or are we dancer?